PS5 - Da Castel Giubileo alla foce - dicembre 2014
Piano di bacino del fiume Tevere - Piano Stralcio per il tratto metropolitano del Tevere da Castel Giubileo alla foce - PS5 - Progetto di aggiornamento adottato il 22.12.2014 - Fase di consultazione
Adottato dal Comitato Istituzionale con delibera n. 131 del 22 dicembre 2014
In data 20 gennaio 2016 il Comitato Tecnico di questa Autorità ha approvato le modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione e a due elaborati grafici relativi all’Assetto idraulico: fasce fluviali e zone a rischio del reticolo secondario (Rio Galeria tav. P8 – Ca 1di4 e tav. P8 – Ca 2di4) recependo le osservazioni espresse sul Progetto di Piano nella fase di consultazione e il relativo parere regionale. Gli elaborati pubblicati in questa sezione sono quelli aggiornati con le modifiche approvate.
Durante l’attività di gestione del Piano approvato si è evidenziata la necessità di apportare alcune integrazioni sia alla cartografia che all’impianto normativo, introducendo due fondamentali elementi per il completamento del quadro conoscitivo relativi alla mappatura del rischio idraulico del reticolo idrografico secondario, precedentemente individuato come Corridoi Ambientali, e le nuove NTA per l’invarianza idraulica e l’impermeabilizzazione del suolo.
L’aggiornamento del Piano, effettuato a seguito della convenzione con Roma Capitale del 27/06/2014, è stato elaborato e condiviso nel Tavolo tecnico interistituzionale con il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica dell’assessorato Rigenerazione Urbana, con il Dipartimento Infrastrutture e Manutenzione Urbana dell’assessorato Lavori Pubblici e con il Dipartimento Tutela Ambientale e Protezione Civile dell’assessorato Ambiente e Rifiuti, di Roma Capitale.
Le modifiche hanno riguardato principalmente la perimetrazione dei Corridoi Ambientali e la loro classificazione in zone a rischio e pericolosità idraulica secondo la metodologia del PAI, comprese limitate correzioni ai Corridoi Fluviali del Tevere e dell’Aniene. Nell’area vasta sono state introdotte nuove misure inerenti l’applicazione del principio dell’invarianza idraulica e dell’impermeabilizzazione del suolo, quindi ogni trasformazione del territorio non deve apportare un aggravio della portata di piena del corpo idrico ricettore attraverso la realizzazione di varie tipologie di sistemi di compensazione. Infine sono state individuate, nell’ambito territoriale disciplinato dal Piano, le zone a rischio idraulico potenziale.