Progetto PGRAAC
PROGETTO DI
PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO ALLUVIONI
DEL DISTRETTO DELL'APPENNINO CENTRALE
Il decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, che recepisce la Direttiva comunitaria 2007/60/CE relativa alla Valutazione ed alla gestione del rischio da alluvioni (e le sue successive modifiche ed integrazioni), stabilisce all'art. 7 che entro il 22 dicembre 2015 il Piano di gestione del rischio alluvioni, per i Distretti Idrografici di cui all'art. 64 del D. Lgs 152/2006, sia ultimato e pubblicato.
La Direttiva comunitaria, e con essa il Decreto di recepimento, si pone l’obiettivo di costruire un quadro conoscitivo omogeneo a livello europeo sugli effetti che gli eventi alluvionali generano su un territorio in termini di
• aree allagate
• popolazione coinvolta
• superficie urbanizzate e produttive ed infrastrutture strategiche interessate
• beni ambientali e storico-culturali interessati
La Direttiva si pone inoltre l’ obiettivo preminente della predisposizione di Piani per la gestione del rischio di alluvioni che - anche in questo caso a livello omogeneo – siano elaborati nei vari paesi membri dell’Unione .
Nel Piano di gestione del rischio alluvioni devono essere definiti gli obiettivi della gestione del rischio di alluvioni e predisposti adeguati programmi di misure in cui siano integrati i vari aspetti del “flood management” (dalla prevenzione alla protezione all’allertamento) privilegiando interventi non strutturali e azioni per la riduzione della pericolosità di alluvioni. Lo stesso Piano è predisposto facendo salvi gli strumenti di pianificazione già predisposti in attuazione della normativa previgente.
Il Piano di Gestione del rischio di alluvioni del Distretto idrografico dell’Appennino Centrale è stato esaminato nella seduta del 22 dicembre 2014 dal Comitato Istituzionale di questa Autorità (integrato ai sensi dell'art.4, comma 3 del D.Lgs. 219/2010, dai componenti designati dalle Regioni il cui territorio ricade nel Distretto Idrografico a cui gli atti si riferiscono se non già rappresentate nel medesimo Comitato) che ha preso atto dell'iter procedimentale compiuto e dei documenti di progetto.
Il Piano è costituito - in sintesi - dai seguenti elaborati fondamentali:
PARTE A (mappatura, valutazione, caratterizzazione, obiettivi, programma delle misure):
- Schema esplicativo della Struttura del Piano;
- Relazione contenente la descrizione degli obiettivi della gestione del rischio di alluvioni, definiti a norma dell'articolo 7, comma 2 del D.Lgs49/2010;
- Mappe della pericolosita' e del rischio di alluvioni predisposte ai sensi dell'articolo 6 del D.Lgs49/2010: • Mappe del bacino idrografico del Tevere
- Allegato Schede per la caratterizzazione dei territori e dei beni esposti delle Aree Omogenee e delle ARS;
- Programma di misure per le Aree Omogenee del bacino idrografico del Tevere;
- Programma di misure per le ARS del bacino idrografico del Tevere;
- Programma di misure per le le Aree Omogenee e le ARS dei bacini regionali ed interregionali esterni al bacino idrografico del Tevere • Bacini regionali abruzzesi ed interregionale del Sangro
• Mappe dei bacini regionali abruzzesi ed interregionale del Sangro
• Mappe dei bacini regionali laziali
• Mappe dei bacini regionali delle Marche ed interregionale del Tronto
• Bacini regionali laziali
• Bacini regionali delle Marche ed interregionale del Tronto
PARTE B (sistema di allertamento e protezione civile):
- Parte relativa al sistema di allertamento, nazionale, statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile, di cui alla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 27 febbraio 2004, con particolare riferimento al governo delle piene predisposta dalle Regioni n coordinamento tra loro, nonche' con il Dipartimento nazionale della protezione civile
• Regione Abruzzo
• Regione Emilia Romagna
• Regione Lazio
• Regione Marche
• Regione Molise
• Regione Toscana
• Regione Umbria