Progetto IMRA - Il caso di studio italiano


IL BACINO DEL FIUME CHIASCIO

La direttiva europea 2007/60 CE pone al centro di ogni iniziativa di governo del rischio di alluvione la partecipazione delle comunità locali ai processi decisionali. Nell’ambito del progetto europeo IMRA, il bacino del Chiascio è stato scelto come caso di studio per sperimentare nuove metodologie di comunicazione/partecipazione in grado di orientare ed influenzare le scelte finalizzate alla gestione del rischio di alluvione e per migliorare la consapevolezza del rischio.
Il territorio dei comuni di Bastia, Torgiano, Bettona, Assisi e Valfabbrica è interessato dalle inondazioni del fiume Chiascio ed è disciplinato dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) elaborato dall’Autorità di bacino del Tevere.
L’aggiornamento delle aree esondabili del Chiascio contenute nel PAI adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del Tevere nel marzo 2010 rappresenta una occasione concreta per la partecipazione dei cittadini, delle associazioni e delle autorità locali.
Il fiume Chiascio nasce dai crinali  appenninici ad una altitudine di circa 850 m slm e dopo 95 km si getta nel fiume Tevere. Il bacino del fiume Chiascio è delimitata da montagne che raggiungono un'altezza di oltre 1000 m slm, caratterizzata da rocce calcaree e molto permeabili. La circolazione delle acque sotterranee alimenta alcune sorgenti perenni e corsi d'acqua che conservano portate  significative anche nella stagione secca.
Nel suo corso centrale, il fiume scorre in terreni in cui la principale formazione geologica è il flysch. Il suolo è a bassa permeabilità a causa della componente marnosa del terreno e di conseguenza la circolazione superficiale è caratterizzata da corsi torrenziali. Il tratto conclusivo del fiume scorre nella parte settentrionale della valle umbre in cui è presente uno dei più importanti acquiferi alluvionali del bacino fluviale
Lungo il corso del Chiascio è stata realizzata la diga di Valfabbrica  che ha una capacità potenziale di circa 150 milioni di m3 annui. I principali agglomerati urbani sono rappresentati dagli insediamenti urbani di Gubbio e Gualdo Tadino nelle valli appenniniche e  da Bastia e Santa Maria degli Angeli nella valle umbra
La valle eugubina e la parte settentrionale della valle umbra  sono caratterizzati da intense attività agricole. Le attività produttive industriali si sviluppano lungo le principali linee di comunicazione dei comuni di Bastia e Assisi. I settori produttivi principali sono la lavorazione dei metalli e le industrie manifatturiere dei generi alimentari, del  tabacco e l'industria tessile. Altri agglomerati industriali  sono concentrati  nella zona della valle eugubina. Anche in questo caso i settori produttivi principali sono la lavorazione dei metalli e l’industria manifatturiera, la produzione di cemento, calce e gesso e la ceramica.

(torna  su)

COME

  • Diffusione di un questionario sulla percezione e consapevolezza del rischio di alluvione
  • Sviluppo di interventi di formazione/informazione presso le comunità locali, le scuole (concorsi per ragazzi delle scuole secondarie, lezioni interattive, altro)
  • Diffusione del dibattito pubblico mediante i media locali
  • Incontri pubblici per la partecipazione all’aggiornamento del PAI ed organizzazione di eventi e manifestazioni
  • Sito del progetto IMRA : www.imra.cnr.it/index.php/it/casi-di-studio/chiascio
  • Gruppi di social community su Facebook: IMRA Stakeholders e Chiascio IMRA

(torna  su)

QUANDO

Il progetto è partito nel settembre 2009 e si concluderà nell’agosto 2011.

(torna  su)

RISULTATI ATTESI

  • Osservazioni e suggerimenti per l’aggiornamento del PAI nelle aree esondabili del Chiascio e la redazione dei Piani di Gestione del rischio idraulico ai sensi del D.lgs n. 44/2010 di recepimento della Direttiva 2007/60 CE relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi di alluvione.
  • Realizzazione di un manuale delle migliori pratiche per la gestione del rischio di alluvione derivate dalla implementazione del progetto IMRA nel territorio del Chiascio che serviranno da riferimento per le altre autorità che si occupano di rischio da alluvione in Europa.

(torna  su)