La Direttiva 2007/60/CE
IL QUADRO EUROPEO DI RIFERIMENTO: LA DIRETTIVA 2007/60 CE “FLOODING”
Il tema delle inondazioni è molto sentito nell’ambito della comunità europea: alcuni degli stati membri, in particolare quelli mitteleuropei, sono interessati da importanti fiumi di livello transnazionale che ciclicamente esondano causando danni irreparabili alle comunità insediate, ai beni, ed ai territori.
Per questo è stato costruito a livello europeo un forte quadro normativo di riferimento per orientare le politiche di prevenzione e pianificazione del rischio degli stati membri: si tratta della “Directive 2007/60/EC of the European Parliament and of the Council on the assessment and management of flood risk” del 23 ottobre 2007. La direttiva è stata recepita nell’ordinamento italiano dal D.Lgs 23 febbraio 2010, n. 49.
La Direttiva 2007/60/EC fornisce un quadro di riferimento a livello comunitario per la individuazione delle aree inondabili e delle aree a rischio secondo criteri comuni e per la valutazione e la gestione dei rischi di alluvioni; inoltre la Comunità europea, anche nella Direttiva 2007/60/EC, così come nella Water Framework Directive (WFD) 2000/60/EC, sottolinea la centralità della partecipazione pubblica nei processi di pianificazione ex ante.
“Gli Stati membri incoraggiano la partecipazione attiva delle parti interessate all’elaborazione, al riesame e all’aggiornamento dei piani di gestione del rischio di alluvioni.” (Art.10 della Direttiva 2007/60/CE Flooding)
“Le autorita' di bacino distrettuali ….. in coordinamento tra loro e con il Dipartimento nazionale della protezione civile, ciascuna per le proprie competenze, mettono a disposizione del pubblico la valutazione preliminare del rischio di alluvioni, le mappe della pericolosita' e del rischio di alluvioni ed i piani di gestione del rischio di alluvioni ….. Le stesse autorita' … promuovono la partecipazione attiva di tutti soggetti interessati …. all'elaborazione, al riesame e all'aggiornamento dei piani di gestione …..” (Art. 10 del D.Lgs 23 febbraio 2010, n. 49 che recepisce la direttiva 2007/60/CE)
Per questo secondo la Direttiva 2007/60 la partecipazione pubblica è molto più di una campagna di informazione, non si conclude in se stessa ma ha l’obiettivo di migliorare la qualità dei risultati per mezzo di contributi attivi della popolazione alla valutazione e gestione del rischio idraulico.
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